giovedì 21 giugno 2012

POULTRYGEIST

Lesbicate, critica sociale grossolanamente esibita, violenza, liquidi corporei rilasciati a profusione.
Risate assicurate per quasi tutta la durata.
Ci mette un pochino a ingranare ma quando parte è un turbine di cazzate ed eccessi, per stomaci forti.

Aggiungo che tecnicamente è uno dei migliori della TROMA.

lunedì 4 giugno 2012

EVIL DEAD TRAP/Shiryō no wana (死霊の罠?)



I riferimenti verso il cinema horror Italiano in questo film si sprecano. Si possono ascoltare musiche che citano i Goblin, mentre il ritmo sincopato e tagliente ricorda Suspiria la regia ha le tinte di un Lucio Fulci d'annata.
L'ossatura principale prende ispirazione dallo stile giallo Italiano, in particolare quello di Dario Argento.
エコエコアザラク -WIZARD OF DARKNESS-


Eko Eko Azarak è il primo capitolo di una lunga serie di lungometraggi.
Tratti da una corposa serie a fumetti i film narrano le vincende di un'eroina particolarmente carismatica, rompendo parecchi vecchi stereotipi finora utilizzati per i personaggi femminili.
Essendo il prodotto originale un figlio dell'epoca degli anni 70, riprende quelle tematiche in cui si potevano notare i primi approcci verso un uso differente delle figure femminili nel cinema action ed horror.
Siamo negli anni dove nascono manga come Sukeban Deka dove come protagonisti non sono omaccioni nerboruti ma donne con forti caratterizzazioni e vendette da compiere.

Eko Eko Azarak si spinge verso le tematiche dell'esoterismo e dell'occultismo, aprendo la strada ad una figura che ricorda un po' da vicino quella di Buffy, protagonista della serie "Buffy the Vampire Slayer".
Le analogie si fermano abbastanza subito poiché Eko Eko Azarak pur essendo un prodotto che non ha avuto una distribuzione ed un successo elevato al di fuori del Giappone ha in sé tutte quelle caratteristiche che il più famoso telefilm americano avrebbe desiderato mostrare senza pudori in televisione.
Sappiamo benissimo che gli Americani sono un popolo fascista e nazista, contrapponendo a questa loro natura essi decidono che la violenza in tv vada spesso epurata.
In Eko Eko Azarak il livello di gore e cupezza delle tematiche assumono valori nettamente più alti rispetto a qualunque cosa finora tentata nel genere action per ragazzi.
Pur includendo scene di sesso saffico, mutilazioni, omicidi, suicidi, il film resta coerente nel suo essere prodotto per un pubblico di una precisa fascia d'età, non ricade nell'ipocrisia dei vieti per minori.

Kuroi Misa è l'angelo tenebroso che arriva da posti differenti, non ci sono spazi per sviluppare i personaggi poichè spesso sono pedine in un'ambientazione più grande di loro, o semplicemente vittime sacrificali dedicate alle meccaniche della trama.
Il film non cerca di creare teoremi che spieghino cos'è la magia nera, è il ritmo che fra spruzzate di sangue ed evocazioni con tanto di "filastrocche" magiche crea un connubbio interessante.
La protagonista incarna la figura della liceale tormentata ma allo stesso tempo non disadattata, ammirata ma invidiata.
Sembra come voler dire che chi si sporca le mani con la magia o ne viene a contatto ineschi tutta una serie di reazioni che esacerbano le peculiarità delle persone attorno a lei, chi non tiene a freno a lussuria, chi non ha che da invidiare, la bramosia di potere.

Perdura per tutta la durata della pellicola una sensazione malinconica e di velata disperazione, accentuando le tinte oscure ma senza diventare smaccatamente pretestuoso.

mercoledì 25 aprile 2012

Ieri ho iniziato a leggere la biografia di John Belushi.
Non ho ancora raggiunto il cuore del libro ma diverse pagine mi lanciano emozioni che si conficcano nell'epidermide.

Lo sto godendo come Gesù quando ebbe i suoi primi 2 tesserati al partito.
Potrebbe essere un album realizzato nel 2300.
Non ha una precisa datazione se non si legge l'etichetta.

Lo reputo uno dei migliori album da ascoltare senza preconcetti, fermo e considerando che la parola "preconcetto" mi fa venire l'orticaria solo pronunciando le prime sillabe.

Una perla del passato che grida nascosta per essere rispolverata e connessa nel mondo odierno.

domenica 22 aprile 2012

Ieri sera mentre mi stavo gustando The Ballad of Narayama è scoppiato l'inferno sulla terra.
La tempesta perfetta si stava scatenando sul mio paesello.

Ironicamente accadde quando uno dei personaggi fu schernito in maniera quasi fantozziana.
Un tuono diruppe sul terrazzo, al che pensai di aver lasciato acceso al massimo il subwoofer.

Spengo tutto in fretta prima che si frigga il proiettore o l'amplificatore, mi ricordo in questi momenti che dovrei acquistare un ups di una certa serietà.





martedì 17 aprile 2012

Durante il periodo Avant-Garde giapponese nacquero promettenti talenti.Fu Kaneto Shindo a trarre dal teatro e dal folklore le fondamenta per la creazione di Kuroneko.
Un affresco che fra le tinte horror/fantasy è pregno del sentimento d'amore e rispetto per la classe agraria.

Madre e figlia, stuprate e uccise.
La sete di vendetta verrà accolta dal loro gatto nero.
La messa in scena ha l'aspetto e la grazia tipica del teatro Kabuki, le atmosfere sono permeate da un senso di minacciosità.
Il bianco e nero aggiunge il tocco finale all'opera, suggellandola.


 


giovedì 5 aprile 2012

Vogliamo parlare di The Last Story? Facciamolo.
In questo periodo, negli ultimi bagliori della console Nintendo mi sto dedicando a questo gioco.
Devo dire che lo trovo un prodotto più che onesto, oserei dire buono.
Sakaguchi ha compreso dopo dozzine di anni che non era possibile proporre lentezze di gioco e meccaniche stantie.
Dopo aver pagato il dazio giocando quella meenchiata galattica di FF8 trovarsi dinanzi ad un jrpg che non ti costringe a 18 ore di tutorial è rassicurante, coinvolgente oserei dire.

Uematsu scalcia potente (il doppio spazio necessitava) con una perturbante colonna sonora la quale in maniera epica sottolinea beltà di ambienti finemente tessuti in texture melancolicamente cromate.

Mi piace, ma come si potrebbe amare un animale ferito, vediamo se si risolleva.